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TOP 5 video del mese: il Museo Egizio di Torino adotterà la stampa 3D

Pubblicato il 3 Marzo 2024 da Nunzia A.

Benvenuti nella nuova Top 5 video del mese! Febbraio si è appena concluso ed è arrivato il momento di riguardare ad alcune delle notizie o agli eventi più interessanti selezionati dalla nostra redazione, ma questa volta in formato video! Per cominciare, proponiamo la campagna di crowdfunding lanciata dal Museo Egizio di Torino per acquistare la stampante 3D a resina Form 3+ a scopi didattici e di ricerca; proseguiamo con la nostra intervista a Paul Gradl, Principal Engineer della NASA, che ci ha raccontato in che modo la stampa 3D è utilizzata nei progetti di esplorazione spaziale. Torniamo poi in Italia con gli innovativi progetti di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) presso la Sapienza di Roma, dove quotidianamente la produzione additiva aiuta a studiare le malattie neurodegenerative; concludiamo poi con un aperitivo vegano con la pasta 3D di Barilla e con il drone stampato in 3D più veloce di un’auto di Formula 1. Buona visione!

1. Il Museo Egizio di Torino lancia una campagna di crowdfunding per acquistare la stampante 3D Form 3+

Il Museo Egizio di Torino ha lanciato la campagna di crowdfunding “La storia nelle tue mani” per acquistare una stampante 3D Form 3+ del produttore Formlabs. La precisione della tecnologia di stampa 3D a resina permetterà al museo di replicare con fedeltà le opere lì conservate, permettendo di ampliarne la fruizione e l’accessibilità per scopi didattici, di ricerca e non solo. La stampante 3D sarà in grado di offrire nuove opportunità per la ricostruzione di oggetti andati perduti. Ad esempio, sarà possibile riprodurre un reperto a partire dalla sua matrice, che è stata acquisita mediante scanner 3D, e dalla quale si potrà creare un positivo digitale stampabile. Sarà, inoltre, possibile valorizzare reperti che oggi non hanno un supporto adatto, progettando e stampando sostegni specifici per l’esposizione. La campagna, attiva fino al 23 marzo, ha l’obiettivo di raccogliere 5.000 Euro. È possibile sostenerla: QUI. Nel video tutti i dettagli del progetto:

2. Come la NASA utilizza la stampa 3D nell’esplorazione spaziale

Dalla fine degli anni ’90, la NASA è stata all’avanguardia nell’integrazione delle tecnologie di stampa 3D in numerose applicazioni aerospaziali. Nel nostro video, presentiamo una recente intervista a Paul Gradl, Principal Engineer della NASA, che fa luce sui numerosi vantaggi della produzione additiva, sottolineando il suo ruolo fondamentale nel far progredire lo sviluppo dei componenti dei razzi e nel facilitare l’esplorazione dello spazio. In particolare, la NASA prevede di sfruttare questo metodo di produzione innovativo per guidare le missioni sulla Luna e non solo, con ambizioni che arrivano fino all’esplorazione marziana.

3. Come la stampa 3D sta cambiando la ricerca medica in Italia

Questo video ci porta nell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) presso la Sapienza di Roma, dove quotidianamente malattie neurodegenerative come Alzhaimer e Parkinson sono studiate attraverso tecnologie innovative. Tra le tecnologie testate e che hanno già dimostrato la loro utilità c’è anche la stampa 3D. Nel video, Giancarlo Ruocco, Coordinatore CLNS presso l’IIT della Sapienza, e il suo team, mostrano e spiegano le numerose possibilità e vantaggi della produzione additiva nella ricerca di cure personalizzate e più efficaci.

4. Aperitivo vegano con la pasta 3D?

In questo video pubblicato sul canale di Tuorlo Magazine, lo Chef Federico Cannarozzo crea una ricetta innovativa e vegana utilizzando la pasta stampata in 3D del brand Blurhapsody di Barilla. Per chi si è sempre chiesto come cucinare questo formato di pasta innovativo, ecco la risposta: lo chef crea un inedito finger food da aperitivo che è anche a basso impatto ambientale. Lo proveresti? Guarda il risultato nel video!

5. Un drone stampato in 3D più veloce di un’auto di Formula 1

L’azienda olandese Dutch Drone Golds ha progettato un drone molto originale: un sistema due volte più velocemente di un’auto di Formula 1! Può raggiungere una velocità di 300 km/h in soli quattro secondi. Il motivo per cui ve ne parliamo oggi è che è stato progettato in parte utilizzando la stampa 3D. Sono state prodotte diverse iterazioni utilizzando le tecnologie 3D, che hanno permesso di testare il dispositivo e capire quale velocità massima potesse raggiungere. Lasciamo qui il video, perché parla da solo: il drone è stato in grado di seguire il pilota Max Verstappen per un intero giro del circuito del Gran Premio di Silverstone. Il risultato è sorprendente!

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