Servati: la scarpa italiana stampata in 3D e completamente green
Ogni anno vengono prodotti 25 miliardi di paia di scarpe, ma quasi un quarto di queste scarpe finisce nella spazzatura dopo un anno. Questo dimostra che l’industria della moda ha un grande impatto sul Pianeta. Per cambiare questa situazione, diverse aziende stanno studiando modi per rendere questo settore più rispettoso dell’ambiente. Tra le soluzioni, si ci sta orientando sempre più verso l’uso della stampa 3D, che consente maggiore sostenibilità nel processo di produzione e libertà nella progettazione.
Servati, è una delle realtà all’avanguardia che si stanno impegnando nella ricerca di soluzioni sostenibili. Durante la pandemia COVID-19, due giovani pugliesi, Matteo Di Paola e Marco Primiceri, hanno lanciato la start-up con l’obiettivo di coniugare la passione per la moda con il rispetto per l’ambiente. La loro idea? Scarpe eco-responsabili, completamente riciclabili, realizzate con materiali che possono essere poi riutilizzati per creare nuovi prodotti. Ma come sono fatte queste scarpe? Vediamolo nel dettaglio!
Verso un futuro più sostenibile: scarpe stampate in 3D e riciclabili
Questa scarpa è stata progettata in modo innovativo utilizzando solo due materiali: gomma e poliestere, completamente riciclabili, che la rendono una scelta ecologica. Il suo processo di produzione esclude totalmente l’uso di adesivi o solventi chimici, contribuendo a ridurre l’impatto sull’ambiente. Inoltre, le suole di queste scarpe sono realizzate in gomma con la stampa 3D. I due giovani cofondatori affermano: “Abbiamo individuato un nostro stile. Lavoriamo una materia pulsante e viva che plasma in continuazione la sua forma, senza diventare mai un rifiuto. Proponiamo tratti stilistici legati alla velocità, al movimento, linee tese e taglienti, forme aerodinamiche”.
Il processo di produzione si basa su un sistema di economia circolare. I clienti possono portare le loro scarpe usate per riciclarle e ricevere in cambio un buono per acquistare nuovi articoli come borse, cinturini o altri accessori. Le parti del vecchio paio di scarpe vengono smontate e riutilizzate per creare nuovi prodotti. Questo permette di riutilizzare i prodotti e di promuovere un approccio più ecologico. “Per selezionare i materiali abbiamo impiegato mesi interi di ricerche: volevamo essere certi di realizzare un prodotto effettivamente riciclabile al 100%. Alla fine dell’uso questa scarpa può essere disassemblata e fornire i materiali per produrre altri oggetti forti nel mondo fashion e design, è un progetto di totale circolarità. La tomaia si scompone con un metodo che abbiamo brevettato. Abbiamo già realizzato delle scarpe nuove riciclando altri campioni di scarpe a fine vita, le prime che avevamo realizzato. È il sogno di un mercato delle sneakers che finalmente diventa davvero circolare e green”, aggiungono i cofounder. Per ora sono tre i modelli sviluppati, e le prime 100 paia sono state messe in vendita l’11 marzo scorso. Il lancio è stato segnato da eventi nelle principali città italiane e sui social network.
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*Crediti per tutte le foto: Servati