I materiali di stampa 3D più sorprendenti
La gamma di materiali di stampa 3D si amplia ogni anno di più e, seppur polimeri, metalli e compositi siano i più utilizzati, oggi sul mercato è disponibile una varietà di materiali a dir poco sorprendenti. Dal cioccolato al sale, dalla plastica riciclata alla cenere, è possibile progettare e stampare oggetti con i materiali più impensabili. In alcuni casi, questi incredibili materiali si stanno dimostrando un’alternativa sostenibile alla plastica, riducendo così l’inquinamento e l’impatto ambientale dei materiali 3D. Vediamo quali sono questi materiali di stampa 3D sorprendenti, probabilmente di alcuni non hai mai sentito parlare!
Filamenti ricavati dal mare
I filamenti sono ancora oggi i materiali di stampa 3D più utilizzati, principalmente a causa del fatto che le stampati FDM sono più ampiamente disponibili. Ma sapevi che esistono filamenti fatti di crostacei? L’azienda francese Francofil è l’ideatrice di questi materiali: ha progettato una gamma di materiali fatti di PLA e gusci di cozze, capesante e ostriche. I gusci provengono dai rifiuti del settore della ristorazione e vengono riciclati e schiacciati per essere trasformati in filamento. Questi materiali sono stampati come il PLA standard.
Stampa 3D del cioccolato
Questo materiale per la stampa 3D potrebbe non essere così sorprendente come gli altri della nostra lista, ma è certamente uno dei più utilizzati. Sì, stiamo parlando del cioccolato e della sua rivoluzione nell’industria alimentare. Il processo di stampa 3D del cioccolato è simile alla tecnologia FDM, anche se ha proprietà di raffreddamento diverse dalla plastica, che richiedono più tempo. La sua popolarità è cresciuta nel corso degli anni, inducendo molte aziende a sviluppare diversi progetti e persino stampanti 3D per cioccolato. Tra questi, ha fatto scalpore la collaborazione tra 3D Systems e Hershey’s, uno dei più grandi produttori di cioccolato. Esistono anche molte stampanti 3D capaci di creare dolci deliziosi, come mycusini o Print2Taste. Per saperne di più, non perderti il video qui sotto!
Filamenti ottenuti dalle ceneri per ricordare i cari
Nella nostra lista di materiali di stampa 3D sorprendenti, l’azienda Narbón si inserisce alla perfezione. La società spagnola è impegnata nello sviluppo di nuove tecnologie e nell’innovazione nel settore funerario. Il suo servizio 3DMemories utilizza la stampa 3D per creare gioielli in ceramica unici utilizzando come materiali ceneri, capelli, DNA o resti scheletrici di una persona cara. Per fare questo, il campione viene lavorato e in seguito combinato con la porcellana, prima di passare al processo di stampa 3D del gioiello. Il pezzo viene poi smaltato e colorato e quindi trasformato in gioiello. L’azienda offre una linea di prodotti per uomini e donne.
Filamenti di plastica riciclata
La sostenibilità è un tema sempre di più all’ordine del giorno nel settore della produzione additiva e molte aziende stanno cercando di mettersi in pari creando materiali sostenibili o riciclando i materiali di stampa 3D. Negli ultimi anni sono stati sviluppati diversi progetti interessanti che puntano alla sostenibilità creando filamenti dalla plastica riciclata. È il caso del progetto Print The City di The New Raw: la plastica proveniente dai rifiuti degli abitanti delle città di Amsterdam e Salonicco è stata trasformata in filamento per la stampa 3D ed utlizzata per stampare panchine e altri oggetti dell’arredo urbano. Million Waves Project si impegna, invece, a creare filamenti da PET riciclato per poter stampare in 3D delle protesi per chi ne ha bisogno. Ricordiamo anche il triciclo ZUV stampato in 3D in Austria da EOOS con filamenti derivati da ben 70 chili di rifiuti plastici recuperati nei supermercati di Vienna.
Filamenti in zucchero
Sugar Lab è stata acquisita da 3D Systems quasi dieci anni fa, ma nel 2020 si è distaccata ed è stata rifondata come azienda di stampa 3D specializzata nel settore dolciario e in particolare, come il nome suggerisce, nella stampa 3D dello zucchero. Utilizzando la Brill 3D Culinary Studio, originariamente sviluppata da 3D Systems con il nome di ChefJet Pro, l’azienda offre caramelle e decorazioni in forme complesse. L’azienda con sede a Los Angeles, crea dolci stampati in 3D di qualsiasi sapore e colore per compleanni, matrimoni o feste. Per quanto riguarda la quantità, la stampante 3D può produrre centinaia di dolci al giorno. The Sugar Lab è una delle aziende più note nel settore della stampa 3D con lo zucchero come materiale di stampa, ma anche altre aziende, come The Modernist Cuisine, si sono cimentate nell’impresa.
Materiali di stampa 3D ispirati all’avorio
Tra la varietà di materiali utilizzati per la stampa 3D, alcuni sono creati ad hoc per rispondere a determinate esigenze e portare soluzioni innovative a vecchi problemi. È il caso del materiale Digory, ideato dall’Università di Vienna in collaborazione con Cubicure GmbH per ovviare alla necessità di restaurare vecchi monumenti e oggetti in avorio. Si tratta di una resina sintetica con particelle di fosfato di calcio e polvere di ossido di silicio. I ricercatori hanno sviluppato questo nuovo materiale con caratteristiche e proprietà simili all’avorio per restaurare oggetti attraverso la stampa 3D e la tecnologia SLA. La somiglianza tra i due materiali è notevole, difficile notare la differenza!
Filamenti in vetro
Il vetro è un materiale utilizzato in molti settori ed è altrettanto usato nel settore della produzione additiva. Diversi ricercatori, come quelli del MIT e del Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL), hanno sviluppato soluzioni di stampa 3D per ottenere la stampa del vetro. Per esempio, il team del MIT ha sviluppato la macchina G3DP2, che sarebbe capace di lavorare 5 chili di vetro all’ora. Grazie a questa macchina, i ricercatori sono riusciti a progettare pilastri di vetro alti 3 metri, esposti alla settimana del design di Milano. Più recentemente, la startup Glassomer ha anche sviluppato una tecnologia di stampa 3D per il vetro. Hanno sviluppato un materiale composto da polvere di vetro fine e un legante plastico, che può essere lavorato da stampanti SLA.
Stampa 3D con il sale
Emerging Objects è un’azienda americana che utilizza nuove tecnologie con materiali innovativi per realizzare progetti di impatto. Uno dei più notevoli è il Saltygloo, una struttura stampata in 3D con il sale. In particolare, il sale utilizzato è stato raccolto localmente nella baia di San Francisco, poiché in questa zona l’energia naturale del sole e del vento produce circa 500.000 tonnellate di sale marino all’anno. Con questo, sono stati in grado di creare strutture leggere attraverso la produzione additiva su larga scala. Oltre al Saltygloo, l’azienda ha sviluppato altri progetti utilizzando il sale, come la torre GEOtube e diverse strutture per case.
Filamenti a base di legno
Anche i filamenti a base di legno o di piante sono disponibili sul mercato ormai da qualche tempo. Per esempio, l’azienda olandese ColorFabb offre diversi tipi di filamento in questa categoria. Il primo del settore nel 2014 è stato BambooFill, seguito negli anni successivi da CorkFill e WoodFill. Le fibre di legno sono di solito mescolate in una base di PLA/PHA e danno ai pezzi una finitura naturale e di alta qualità. I filamenti possono essere usati per qualsiasi oggetto a cui si voglia dare l’aspetto del legno: statuette, mobili, decorazioni murali ecc. Il BambooFill di ColorFabb non è più disponibile oggi, ma un prodotto simile può essere acquistato da AzureFilm. Secondo l’azienda, il materiale è composto al 40% da legno riciclato e dal 60% di polimeri. Per evitare problemi quando si stampa con questo filamento, si raccomanda di ridurre la velocità di stampa. Anche l’azienda statunitense Fuel 3D offre Entwined™, un filamento sostenibile a base di PLA con additivo di canapa.
Filamenti a base di lino
Un’altra interessante tipologia di filamento è un composito di PLA e lino. Lo troviamo, per esempio, nella gamma del produttore francese Nanovia. L’azienda sostiene che il materiale composito è un’alternativa sostenibile ai filamenti convenzionali, e che inoltre si possono ottenere diverse tonalità di marrone utilizzando diversi parametri di stampa. Soltanto la temperatura di stampa deve essere modificata nel processo di stampa. Per quanto riguarda la post-elaborazione, il produttore raccomanda di sottoporre le parti stampate a un trattamento protettivo UV in modo che i pezzi stampati rimangano intatti il più a lungo possibile.
Materiali di stampa 3D a base di argilla
Un materiale di stampa 3D sorprendente che è stato certamente notato negli ultimi anni è l’argilla. Tecnicamente una sottosezione della stampa 3D in ceramica, che, anche se difficile da stampare, è nota per le sue incredibili proprietà. L’uso dell’argilla in particolare è stato particolarmente divulgato attraverso il lavoro dell’azienda italiana WASP. Per esempio, abbiamo visto recentemente che WASP e Honda hanno utilizzato la stampa 3D in argilla per creare veicoli più sostenibili. Ci sono anche molti altri progetti, come le piastrelle di terracotta di archiREEF o i contenitori di argilla stampati in 3D progettati per ridurre i rifiuti alimentari.
Diamanti per la stampa 3D
Può essere una sorpresa, ma è davvero possibile stampare in 3D con uno dei materiali più duri della Terra: il diamante. Già nel 2019, Sandvik Additive Manufacturing ha annunciato di aver realizzato il primo composito di diamante stampato in 3D. Anche se non brilla, permetterebbe ai produttori di stampare in 3D con questo materiale durissimo, contribuendo a rivoluzionare soprattutto l’industria degli utensili. Il diamante è stato spesso utilizzato nelle industrie dall’estrazione, ma anche per gli impianti medici, soprattutto per le sue proprietà resistenti all’usura, ma resta un materiale difficile da lavorare. Sandvik sostiene che ora è possibile stampare in 3D il materiale in forme più complesse e ha grandi speranze per le sue applicazioni nel prossimo futuro.
Cellule umane come materiale di stampa 3D
Quando si parla di stampa 3D nel settore medico, spesso si pensa al bioprinting. Nel bioprinting, le strutture cellulari, comprese quelle umane, sono fatte da bioink di cellule staminali. Come nella normale stampa 3D, il biomateriale può essere depositato strato per strato per creare pelle, tessuti, ossa e persino organi. Anche se è ancora agli inizi come tecnologia, abbiamo già visto una serie di progetti molto interessanti. In particolare, è stata già sperimentata la stampa 3D di un cuore, un rene, un pancreas e un fegato. Si è pensato anche a un modo per stampare in 3D con ceramica e bioink, per ricreare le ossa all’interno del corpo umano. Maggiori informazioni sul tema nel video qui sotto.
Quale tra questi materiali trovi più sorprendente? Condividi la tua opinione nei commenti qui sotto o sui nostri canali social Facebook, Twitter, Linkedin e YouTube! Non dimenticare di iscriverti alla nostra Newsletter settimanale per ricevere tutte le notizie sulla stampa 3D direttamente nella tua casella di posta!